Covid-19 contagerà un europeo su due. Da pandemia a malattia endemica, ma i ‘vaccinati’ non finiranno in ospedale e al camposanto!

Secondo l’Oms al ritmo attuale, da qui a due mesi oltre il 50% degli europei sarà contagiato dalla variante Omicron del Covid, ovvero un europeo su due! 

“Omicron, con il suo grado di trasmissibilità senza precedenti, alla fine troverà tutti. I vaccinati e coloro con la terza dose saranno esposti” alla variante e molti di loro “saranno probabilmente infettati ma, molto probabilmente, non finiranno in ospedale e non moriranno”.

Lo afferma Anthony Fauci, il superesperto americano in malattie infettive e consigliere di Joe Biden per il Covid, sottolineando che i non vaccinati pagheranno invece un prezzo maggiore.

Fauci quindi spiega come gli Stati Uniti potrebbero essere sulla soglia di un periodo di transizione dopo il quale potrebbe diventare possibile vivere con il Covid.

Intanto la Germania ha registrato un nuovo record di 80.430 casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore. Lo indicano i dati del Robert Koch Institute, che conteggia altri 384 decessi.

Negli ultimi giorni i contagi confermati erano risultati ridotti, ma a fronte di dati ritenuti incompleti per il minor numero di test effettuati. L’incidenza è salita a 407,5 casi per 100mila abitanti su base settimanale, rispetto al precedente rilevamento di 387,9 casi.

I NUMERI DEL COVID IN ITALIA.

In Italia sono 220.532 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute: si tratta di un numero mai registrato in Italia finora in un giorno.

Le vittime sono invece 294, in aumento rispetto a ieri, quando erano state 227.

Sono 2.134.139 gli attualmente positivi al Covid in Italia, 129.542 in più rispetto a ieri. Dall’inizio della pandemia i casi totali sono 7.774.863 e i morti 139.559.

Sono 1.375.514 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 612.821. Il tasso di positività è al 16%, stabile rispetto al 16,6% di ieri. Sono 1.677 i pazienti in terapia intensiva, 71 in più in 24 ore nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 185. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 17.067, ovvero 727 in più di ieri.

A livello nazionale il tasso di occupazione di posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti sale di 2 punti raggiungendo il 26% e, in 24 ore, il tasso cresce in 5 regioni: continua a salire in Valle d’Aosta, dove arriva al 46% e con +3% la Liguria raggiunge il 39%.

E’ nuovo record per i vaccini. Ieri sfiorate 700mila somministrazioni: altre 686mila, con 77.500 prime dosi, di cui 48mila bambini e 22.500 over 50.

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6 Responses

  1. Lupo ha detto:

    Non credo alla teoria del virus uscito dal laboratorio o del Covid come arma biologica perché non è mai stato questo il caso e abbiamo le prove che lo dimostrano. In ogni caso, in questa email c’è la fine della carriera di Anthony Fauci, l’uomo che più di tutti è legato al cartello farmaceutico e l’uomo che più di tutti ha accumulato profitti causando sofferenze a milioni di persone. Questa email è il “regalo” che Trump ha mandato a Fauci.

  2. Uberto ha detto:

    Nasce a Torino quello che si definisce il «Comitato di Liberazione Nazionale» dei no vax e no pass. Ad annunciarlo in piazza Castello è Ugo Mattei, giurista tra i teorici del movimento, che definisce la giornata di oggi «importante ed emozionante perché segna un momento di svolta della protesta». Il «Cnl» vorrebbe emulare, ha spiegato Mattei, i movimenti e partiti che diressero e coordinarono la Resistenza contro gli occupanti tedeschi nell’ultima fase della seconda guerra mondiale.

    «Dedico questa piccola lezione di diritto costituzionale ai miei studenti, che probabilmente non vedrò più. Farò quello che hanno fatto i miei 12 colleghi, maestri e professori universitari che nel 1931 hanno rifiutato il giuramento al fascismo. Io non lo farò al Green Pass». Con queste parole si è aperto l’intervento del giurista. Oltre alla «Variante Torinese» sono presenti gli attivisti del neonato «Comitato di Liberazione nazionale», di cui il principale esponente è proprio Mattei, l’ex candidato sindaco di Torino, promotore della Commissione Dupre (Dubbi e Precauzione) alla quale hanno aderito anche Massimo Cacciari e Carlo Freccero.

  3. Dario ha detto:

    Chi è senza green pass fa perdere 1.150.000 euro al giorno di mancate consumazioni a bar e ristoranti. La denuncia arriva dall’Epat di Torino. «Locali che tra aumenti dei prezzi di materie prime e tariffe e le inevitabili conseguenze derivate dall’inflazione — dichiara Alessandro Mautino presidente Epat Torino — scontano l’ulteriore riduzione d’incassi per coloro che non potranno più consumare, perché non vaccinati e forse per mancanza di turisti. Rimanere aperti per gli esercizi pubblici è l’obbiettivo fondamentale e lo sanno bene le discoteche invece costrette alla chiusura sino al 31 gennaio e questi sacrifici vengono affrontati in termini organizzativi dagli esercizi, ma la difficoltà economica è evidente e non può essere compensata da aumenti dei prezzi delle consumazioni che il mercato non riesce a sopportare». Secondo l’associazione di categoria «occorre ben guardare a questa situazione per evitare che la moria di attività peraltro inevitabile superi i limiti previsti, con un’ulteriore perdita di posti di lavoro».

    Paolo Troccoli, vicepresidente Epat per il settore bar, aggiunge: «Abbiamo anche la difficoltà dei controlli, che in un bar diversamente dal ristorante dove la consumazione è al tavolo ed è di una certa durata, si tratta nella maggior parte dei casi di un mordi e fuggi, con l’obbiettiva impossibilità di svolgerlo con attenzione».

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    «Avevamo previsto al concludersi delle festività, che hanno rappresentato un periodo di particolare effervescenza, purtroppo anche nei contagi, una perdita del 10% dei ricavi del settore pubblici esercizi, per timori sanitari, tensioni sui prezzi e difficoltà organizzative. Purtroppo i dati si aggravano anche per le chiusure degli esercizi toccati a vario titolo nei loro organici dai contagi o dalle quarantene e che non possono lavorare — conclude Claudio Ferraro, direttore Epat Torino — occorrerà valutare attentamente ulteriori ristori e finanziamenti, perché la normalità non pare intravvedersi prima di due anni».

  4. Gisella ha detto:

    “Per tanti mesi hanno detto che l’obbligo vaccinale non è necessario. E lo abbiamo messo quando siamo arrivati al 90% dei vaccinati”, ricorda Giordano. E l’esperta risponde: “Abbiamo più volte chiesto l’obbligo, almeno inizialmente. Non era chiaro di fatto cosa fosse il green pass, una specie di obbligo, che poi è stato messo troppo tardi. Inseguiamo una percentuale minima di popolazione che non ha grande influenza sulla malattia”.

    Dunque, a Fuori dal Coro viene proposto un servizio che raccoglie alcune testimonianze di chi ha subito una reazione avversa al vaccino. E sul punto, la Gismondo esprime un pensiero forte e molto preciso: “Le reazioni avverse? Sono molto rare, ma anche se fosse una ha diritto di essere ascoltata. Indagare e approfondire sarebbe un grande aiuto per la scienza e per le somministrazioni successive”, rimarca

  5. Remo-RM ha detto:

    L’Italia si appresta a diventare quasi tutta arancione. Ben 7 regioni, infatti, rischiano il cambio colore. Al momento quelle in bilico sono soprattutto Piemonte e Calabria, ma da qui a giovedì, quando ci sarà il monitoraggio settimanale, potrebbe scattare anche per Liguria, Sicilia e Valle d’Aosta. E la prossima settimana – come anticipa La Stampa – potrebbe toccare pure a Lombardia e Veneto. “La direzione è sicuramente quella”, ha dichiarato il governatore Attilio Fontana.

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    Il presidente della Lombardia, però, avrebbe anche intenzione di giocarsi una carta fondamentale per evitare il passaggio in fascia arancione: non conteggiare tra i ricoveri Covid quelli di chi è positivo ma asintomatico e si trova in ospedale per altri motivi. Nel frattempo, alcuni esperti chiedono di rivedere il sistema di comunicazione dei contagi.

    In particolare, c’è chi chiede di trasformare il bollettino quotidiano in settimanale, magari non conteggiando nemmeno più gli asintomatici. A favore di questa linea l’infettivologo del San Martino di Genova Matteo Bassetti: “Non dice nulla e non serve a nulla, se non a mettere ansia alle persone”. E in effetti una decisione in tal senso potrebbe essere presa in breve tempo: “Nel comitato stiamo discutendo se proporlo al governo”, ha detto Donato Greco, epidemiologo del Cts. Intanto, si cerca anche di capire come evitare il caos nel mondo del calcio e degli altri sport professionistici. Il nuovo protocollo, non ancora approvato, dovrebbe prevedere una quarantena morbida per gli atleti, ridotta a tre giorni per chi entra in contatto con un positivo ed è senza terza dose. Allo stesso tempo, però, verrebbe introdotto l’obbligo di limitare gli spostamenti a quelli tra casa e campi sportivi, con tampone annesso.

  6. Oreste ha detto:

    Persino in uno degli organi mediatici del regime, il Tg3, hanno mostrato le strade desolate del centro di Roma. Nessuno va nei bar e nei ristoranti e questa è l’ennesima conferma che nel mondo reale i possessori del certificato razziale vaccinale sono molti di meno di quelli che la matrix virtuale del regime vuole far credere. Pur di non dotarsi di questo lasciapassare vaccinale molte persone preferiscono restare a casa. A questo aggiungiamo anche che il regime di Draghi non ha dato alcun serio stimolo all’economia. L’unica cosa che ha fatto è quella di legarla al cappio dei prestiti finanziari di Bruxelles che sono tra l’altro di gran lunga inferiori dei contributi stessi annuali che l’Italia versa all’inutile e costoso carrozzone comunitario.

    Draghi sta facendo esattamente ciò che la finanza internazionale gli aveva chiesto di fare. Sta portando il Paese al collasso definitivo per poi metterlo all’asta e venderlo ai capitali stranieri. Quando arriverà il momento, ormai alle porte, del crollo economico nazionale finale nessuno vorrà mettere la sua faccia su questa tragedia di enormi proporzioni. Tutti già pensano a mettersi in salvo. Tutti già pensano a lasciare la nave prima della collisione contro l’iceberg. L’Italia è probabilmente vicina alla chiusura di un ciclo storico di decadenza morale ed economica. L’Italia deve completare questa fase per poter iniziare finalmente un nuovo ciclo. Prima di farlo però deve liberarsi una volta per tutte del parassitario ceto politico che l’ha trascinata in questo inferno. L’Italia dovrà chiedere conto a coloro che l’hanno tradita di questo disastro.

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