Corsa a 5 per lo scudetto: Milan, Napoli, Inter, Atalanta e… Juventus!

di Alberto Sigona. La lotta Scudetto si è allargata a ben 5 squadre, Milan, Napoli ed Inter in primis. Fra le iscritte alla fazione tricolore vi sono pure Atalanta e Juventus.

Dopo 13 giornate il Campionato di Serie A stenta ancora a mostrare distintamente le insegne del vero condottiero. Esse, infatti, sembrano delinearsi in maniera alquanto equivoca e confusa, mimetizzate dietro una coltre di polvere sollevata dalla marcia accelerata di più contendenti alla magnifica destinatio. A mirare alla sommità della virtù vi sono almeno tre armate di alta levatura.

Ibra e i ragazzini, il binomio perfetto per riportare il Milan in Champions - la RepubblicaAd iniziare dal Milan, che, dopo un anno di “warm up”, sembra finalmente possedere le armi adeguate per poter evacuare il campo dai tanti sbarramenti verso la meta agognata che inevitabilmente gli si porranno innanzi da qui al termine della stagione (il capitombolo di Firenze è ascrivibile ad un fisiologico nonché provvisorio calo di rendimento: non si può pretendere di vincere tutte le partite…). Il Titolo, dopo un 2020-’21 in cui lo si era appena vagheggiato, stavolta potrebbe seriamente tornare di attualità nella società più gloriosa d’Italia, e se monsieur Z. Ibrahimovic continuerà a lasciare nello zaino del superfluo la carta d’identità (ogni record di longevità si appresta a cadere entro pochi mesi…), ogni aspirazione potrà avere i suoi sbocchi nel canale (non artificiale) delle amenità.

Ma il problema del Diavolo è che, purtroppo per lui, dovranno essere d’accordo Napoli ed Inter, il cui assenso non è poi così scontato, anzi…

Spalletti assegna i gradi nell'esercito del Napoli: Capitano è Insigne, il comandante è un altroI partenopei, nonostante il k.o. di San Siro (primo vero scivolone del torneo, per una caduta destinata probabilmente a rimanere isolata…), rimangono in piena corsa per un posto in prima fila sugli spalti delle ambizioni d’alto rango, e non potrà essere certamente l’infortunio di un singolo giocatore, sebbene di caratura preziosa (Osimhen), a far deragliare sullo sterrato certi propositi roboanti (francamente il team di L. Spalletti dovrebbe temere di più la Coppa d’Africa…).

Inter Napoli, tango argentino per Inzaghi: la probabileI nerazzurri di S. Inzaghi, dal canto loro, non staranno certo ad assistere svogliatamente alle soavi rappresentazioni di rossoneri e campani, ed il successo nello scontro diretto contro quest’ultimi rispecchia quali siano le vere nonché pericolose intenzioni dei campioni uscenti, che se non altro non venderanno a buon mercato la propria pelle.

Atalanta-Spezia 5-2: Pasalic (doppietta), Zapata (rigore), Muriel e Malinovskyi, i nerazzurri agganciano l'Inter- Corriere.itMa nel novero delle duellanti potrebbe inserirsi addirittura l’Atalanta. La Dea di Bergamo persiste nel mantenersi ben al di fuori degli spartiti di vecchio stampo, e dopo 3 stagioni in cui s’è fatta beffe della tradizione e dei galloni altrui, in questo imminente 2022 potrebbe sovvertire totalmente le gerarchie prestabilite, ergendosi oltre i canoni consuetudinari, artigliando la magnificenza massima.

Lazio-Juventus 0-2: cronaca, tabellino e voti del FantacalcioPoi ci sarebbe la Juventus, che magari starà osservando un periodo di recessione, ondeggiando fra la mediocrità e la gradevolezza stentata, concedendosi appena delle fugaci e timide occhiate ai mai sopiti desideri di conquista, ma quando c’è di mezzo Madama (e Allegri) non si può mai dire…

Sarri prima si pulisce il naso poi soffia la panchina a MourinhoAppaiono invece estranee ad ogni ambizione Tricolore le due romane, defilatesi troppo presto a fronte di quelle che erano le previsioni, specie se si pensa alle grandi speranze che si riponevano nei due guru della panchina Mourinho e Sarri, che erano stati chiamati da Roma e Lazio per immettere le due compagini sul sentiero delle chimere luccicanti.

FIORENTINA HA DECISO DI TENERE (PER ORA) VLAHOVIC. NO ALL'ATLETICO. RESTA SENZA RINNOVOChi questo sentiero “rischia” piuttosto di percorrerlo è la Fiorentina, la quale, trascinata da super Vlahovic (il bomber slavo sembra avere le stimmate del campione assoluto), si accinge a deporre gli ultimi decenni infausti, rinverdendo i fasti di dio Batistuta, quando la Viola banchettava stabilmente alla tavola del G8 della massima categoria. Ma anche il Verona di I. Tudor ha tutta l’aria di voler riportare alla luce, dopo una serie infinita di scavi archeologici, i tempi andati, e l’andatura barcollante di certe pari grado potrebbe agevolarne non poco le lucenti mire.

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