Coronoavirus: ognuno dia una mano! di Yvan Rettore
di Yvan Rettore. Dato che l’estero (per fortuna non tutti i paesi, salvo alcuni gestiti da governi dalle dubbie capacità) ha deciso di respingerci come turisti, allora ignoriamo l’estero.
Del resto l’Italia offre tutto ciò che un turista può desiderare e non c’è quindi proprio bisogno di sprecare tempo e denaro prezioso con nazioni che si sono dimostrate ingrate e al limite di una xenofobia del tutto ingiustificata nei nostri confronti.
Su quest’ultimo tema, facciamo però anche noi italiani la nostra parte tornando a frequentare i locali orientali, sempre ovviamente a seconda dei nostri rispettivi gusti e senza nessun altro pregiudizio o paura di sorta.
Quindi diamo una mano al Paese senza se e senza ma e soprattutto senza continuare a parlare, parlare, parlare….
Lasciamo spazio ad azioni concrete che alla fine della fiera sono le uniche che contano.
Cominciano a dare una mano i parlamentari che si beccano 166.000 euro la’nno per fare solo disastri, una parte del loro guadagno lo versino allo Stato o a qualche Ente benefico.
Il Cittadino, ogni santo giorno dà una mano:
1) Si reca al lavoro, e se pendolare fa una Via Crucis per arrivare.
2) Lavora per retribuzioni ferme al 1982 e non in grado di garantire una reale costo della vita.
3) Paga, paga, paga, paga, paga sempre e per tutto a Comune, Provincia, regione, stato.
4) Quando andrà in pensione se non è un Unto della partitocrazia o dei sindacati che contano, avrà una pensione misera.
Ma cosa ancora deve fare un poveri disgraziato?
Siamo pieni di fenomeni da baraccone che hanno occupato i posti chiave e ci conducono alla MISERIA, ma che cappero debbo ancora fare? Dare casa mia ad uno che arriva in barcone, ditemelo per favore, ditemelo.