Coronavirus, trovata l’arma che ne blocca il ‘motore’, ma sarà lunga arrivare al farmaco!

di Redazione. Ecco noi siamo sempre stati dalla parte di chi studia e lavora seriamente e onestamente, sempre, ma soprattutto in questo momento di grave emergenza sanitaria. Aborriamo quei “pozzi di scienza” che invece di stare in laboratorio o in ospedale presidiano h24 le reti televisive per dire il loro “nulla”.

Detto ciò, pare che, invece, chi sta inchiodato al microscopio abbia finalmente trovato un’arma capace di bloccare il ‘motore’ del Coronavirus: si chiama ’13b’ ed è una molecola che lega e inibisce l’enzima chiamato proteasi, usato dal virus per replicarsi all’interno delle cellule infettate.

Testata in provetta su cellule di polmone umano colpite da coronavirus, la molecola è subito entrata in azione. Sperimentata sui topi, ha dimostrato di non essere tossica e di poter essere somministrata per via inalatoria. I risultati sono pubblicati sulla rivista Science da un gruppo internazionale guidato dall’Università tedesca di Lubecca, che adesso lavora per trasformare la molecola 13b in un farmaco vero e proprio, anche se ci vorrà del tempo prima che diventi disponibile.

Questo sforzo rappresenta comunque un importante prova di principio: ora diventa più facile progettare nuovi farmaci contro Covid-19, perché finalmente si conosce la struttura 3D della sua proteasi, considerata come il bersaglio principale.

Per fotografarla in alta definizione, i ricercatori hanno usato i potenti raggi X del sincrotrone Bessy di Berlino, messo subito a disposizione visto l’avanzare dell’emergenza sanitaria.

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