Coronavirus. Raggiunto il picco, ma guai ad abbassare la guardia!

di Redazione. Con più di 105mila contagiati, oltre 77mila italiani tuttora positivi e quasi 12mila e 500 morti, l’Italia raggiunge il picco del contagio per il coronavirus. Ma l’apice non è una vetta quanto piuttosto un ‘plateau’, un altopiano di montagna che va attraversato prima che si possa cominciare ad intravedere la discesa.
La situazione nei territori del Nord resta la più drammatica, ma il Sud è ancora a rischio, e nessuno può e deve pensare di poter abbassare la guardia.

Lo sottolinea il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, il quale osserva che non si sa quando si uscirà dall’emergenza coronavirus, ma è certo che senza le misure messe in campo, ora si conterebbero molti più morti. 

Test rapidi a tutti e Riavvio in 3 fasi. Ritornare alla normalità, riaprire gradualmente il paese richiederà ancora altro tempo e molta pazienza. Insomma, per il nostro bene e per quello dei nostri cari potremmo tornare a riabbracciarci, a stringerci e a baciarci solo quando ci sarà la certezza che il Covid-19 sarà solo un brutto ricordo.

Per queste ragioni di sicurezza, si sta cercando di mettere a punto un’indagine a larga scala sulla popolazione utilizzando test rapidi sierologici, che indichino cioè chi ha sviluppato anticorpi al nuovo coronavirus, per avere il polso reale della diffusione del contagio. A questo sta lavorando l’Istituto superiore di sanità (Iss), mentre già si pensa ai piani per la ‘riapertura’ del Paese e delle attività.

Un riavvio che, dopo la proroga delle misure di contenimento almeno a dopo Pasqua, secondo gli esperti dovrà avvenire in modo scaglionato per tipologia di attività e per Regioni. In vista della ripartenza, però, fondamentale è riuscire ad avere un quadro reale dei casi di positività e anche di chi è certamente guarito avendo sviluppato anticorpi al terribile virus.

Insomma, dobbiamo starcene buoni e tranquilli dentro casa ancora per qualche settimana, D’altronde, dopo tanti sacrifici vanificare tutto quanto fatto fino ad oggi sarebbe un vero delitto: abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno!

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1 Response

  1. Matteo Renzi ha detto:

    Come gestire l’emergenza non può essere affidato solo ai virologi. La riapertura deve essere graduale e prudente ma deve essere strategica per non ripetere errori che ci sono stati. Non facciamo l’errore di dare ai tecnici il potere di decidere quello che tocca alla politica.
    Chi chiede di tornare a pensare ad una nuova normalità lo fa anche perchè nella gestione dell’emergenza gli italiani danno il meglio; ma tornare a una normalità è cardine della nostra democrazia.

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