Come nel gioco dell’oca l’Italia ritorna sempre al punto di partenza: debito pubblico e tasse!

di Redazione. Le promesse elettorali hanno le gambe corte. E le gambe di questo governo sembrano non poter garantire un passo più lungo della scadenza elettorale del prossimo maggio, quando l’Europa verrà chiamata alle urne per eleggere il nuovo parlamento.

Tant’è che nella Manovra del popolo si è messo tutto e il contrario di tutto, ovvero niente. Rimandando reddito di cittadinanza, Quota 100, Flat tax, ecc, ecc, a data da destinarsi.

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Fondamentale per Lega e M5s è passare all’incasso delle Europee 2019 limitando i danni, poi si vedrà! Intanto i sondaggi confermano l’exploit di Salvini, anche se in lieve flessione, il calo dei 5stelle, l’azzeramento di Forza Italia e la crisi da profondo rosso dei dem. Oggi è così, ma domani?
Ricordate il ‘40% di Renzi’ alle passate elezioni europee? ‘Buon tempo e mal tempo non dura tutto il tempo’. E questa è una regola che vale per tutti. Alle prime ‘gelate’ il consenso si ritira.
L’italiano medio non è un ‘santo’, non è un ‘navigatore’, ma resta pur sempre un ‘poeta’, un inguaribile ‘sognatore’ che si lascia incantare dal pifferaio di turno. Ma se rimane per troppo tempo a tasche vuote e a bocca asciutta, si risveglia dall’incantesimo. L’afflato verso il leader politico oggi in auge si raggela e dagli applausi passa ai fischi, gettando nella polvere chi aveva elevato poco prima agli onori dell’altare.
L’italiano medio non si agita, non esplode, non scende in piazza a fare barricate.
L’italiano medio non fa la ‘Rivoluzione’, ma si va a mettere ‘semplicemente’ dietro al nuovo pifferaio di turno. Un pifferaio sempre più tragicomico del primo, ma mai magico al punto tale da sburocratizzare gli uffici pubblici, ridurre il cuneo fiscale, creare occupazione, mettere in sicurezza il territorio, ammodernare le infrastrutture, stanare gli evasori, e via dicendo e promettendo ancora un’altra volta.
E così dicendo e promettendo, e così votando e rivotando, il funesto rito del consenso elettorale – che sale e che scende ad ogni sondaggio – si ripete puntualmente ad ogni cambio di governo. E come avviene per ‘il gioco dell’oca’, si ritorna puntualmente al ‘punto di partenza’, ovvero, al nulla di fatto: nella casella del debito pubblico e della pressione fiscale più alti d’Europa!

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2 Responses

  1. Vlady ha detto:

    Meglio continuare a dormire, peccato però che non sono sonni tranquilli!!!

  2. Mariella717 ha detto:

    Finito il tempo delle promesse, c'è il riveglio:un risveglio non certo esaltante.

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