Come capire se si è affetti da Coronavirus?

di Redazione. In questi giorni di estrema confusione dove nè la politica, nè la sanità riescono a dare risposte univoche, chiare e soddisfacenti, come facciamo a sapere se abbiamo contratto la “peste gialla”, se siamo sani o malati?

Cominciamo col dire che febbre e affanno, ovvero la difficoltà nel respirare, sono i due sintomi principali di esordio dell’infezione da Covid-19 (dove “Co” sta per Corona, “Vi” per Virus, e “19” indica l’anno in cui si è manifestata). Febbre e affanno, infatti, sono stati riscontrati presenti sempre insieme nell’86% dei soggetti esaminati e diagnosticati infetti, mentre l’altro sintomo iniziale, la tosse, è invece stata registrata nella metà dei pazienti, ovvero nel 50% di coloro che poi sono risultati affetti dal Covid-19. Questi sono i dati ufficiali.

Quindi tutti coloro che si trovino improvvisamente con l’aumento della temperatura superiore almeno ai 37,5 gradi e di segnali come tosse e dispnea, alla luce delle ultime statistiche epidemiologiche, anche se non significa necessariamente avere contratto l’infezione da Coronavirus, devono ragionevolmente sospettarne la presenza.

E allora cosa fare? Le indicazioni istituzionali sono: rimanere a casa, non andare in pronto soccorso, ma chiamare il proprio medico di famiglia o il 112 e il 118, canali attraverso i quali il personale sanitario valuterà telefonicamente la situazione, verificando, con altre domande specifiche, il sospetto della virosi in atto, e regolarsi di conseguenza.

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