Cenerentola Italia.

di Redazione. Italia fanalino di coda dell’Unione Europea e Cenerentola del mondo intero. Il nostro governo, nel drammatico scenario di guerra che si sta delineando a suon di missili proprio a due passi da casa nostra, conta meno del due di picche.

Ci sono due guerre in atto, una in Iran e l’altra in Iraq, con la Libia che è una polveriera pronta a saltare per aria da un momento all’altro, ma nessuno ci ha fatto un colpo di telefono per avvertirci dell’assassinio del generale iraniano Qassem Soleimani in Iraq, pur avendo lì i nostri militari, oltre che in Libano e Afghanistan.

Inglesi, francesi e tedeschi sono stati avvisati da Trump, noi no! Noi che laggiù abbiamo più di 900 soldati, niente. Neppure una email, dopo il famigerato twitter del Presidente degli Stati Uniti a “Giuseppi”!

E adesso ci troviamo nel mezzo di un conflitto mondiale senza sapere dove, come, quando e perchè. Non sappiamo che pesci prendere. Ci restano soltanto le Sardine di Piazza San Giovanni.

Senza contare che in Libia, dove abbiamo foraggiato per anni governo e fazioni e da dove abbiamo accolto a braccia aperte migliaia di migranti, adesso comanda Erdogan, un signore che mette in pericolo i nostri rifornimenti energetici nel Mediterraneo o che comunque ne decide le sorti.

E se prima eravamo un popolo depresso e frustrato per mano dei nostri politicanti, adesso lo siamo ancor di più, perché a metterci i piedi in testa non sono soltanto quelli di casa nostra, ma il mondo intero.

“Vogliamo svegliarci solo quando vedremo le bandiere rosse con la mezzaluna sventolare dall’altra parte del Mediterraneo?”. Tuona l’on. Paolo Grimoldi, deputato della Lega, componente della Commissione Esteri della Camera e presidente della delegazione italiana all’Osce, che continua: “L’Italia sta giocando con il fuoco restando a guardare l’evolversi della crisi libica e l’imminente svolta con l’azione militare turca.
L’Italia, per l’ovvia vicinanza, è quella che rischia di più sotto il profilo della sicurezza, del terrorismo e di una nuova impennata di flussi migratori. E rischia, e tanto, anche sotto il profilo energetico e dunque economico. Per cui dovrebbe essere l’Italia a prendere un’iniziativa in ambito europeo a coordinarla. Soprattutto di fronte al sempre più concreto pericolo di una ‘ottomanizzazione’ del Mediterrano dal parte del sultano Erdogan che dopo aver violato la sovranità di Cipro e aver invaso il nord della Siria ora vuole prendersi la Libia e le sue ricchezze petrolifere per diventare il dominus del Mediterraneo”.

“Oggi con il Governo Conte-Di Maio siamo ridimensionati ad una piccola Italietta che non conta nulla nel palcoscenico internazionale, ma l’Italia resta uno degli Stati fondatori della UE, è il terzo contribuente economico della UE, è ancora una delle potenze del G8. Cosa aspettiamo a farci sentire? O vogliamo svegliarci solo quando vedremo le bandiere rosse con la mezzaluna sventolare dall’altra parte del Mediterraneo?”.

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3 Responses

  1. Miriam'90 ha detto:

    Con questi politici al comando sprovveduti e incapaci ci sta andando fin troppo bene anche se il conto dei danni fatti ci arriverà solo a fine legislatura. Speriamo che non arrivino fino in fondo ai 5 anni, potrebbe essere drammatico e soprattutto preoccupante per le nostre tasche.

  2. Enzo Gallucci ha detto:

    Con questi sprovveduti al governo ci sta andando persino troppo bene, ma i conti dei danni fatti ed il conto da pagare lo faremo solo a fine legislatura sperando che questa sia la più breve possibile senza arrivare ai fatidici 5 anni.

  3. Giacomo-TO ha detto:

    Scusate ma vedete alcuni Ministri? Ci rendiamo contochi è arrivato ai vertici?
    E ci stupiamo di essere ultimi?

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