Caro Prezzi: il suicidio assistito!

di Enrico Panozzo. La “ripresa” post Covid sta diventando un salasso per tutti noi consumatori. L’aumento dei prezzi al consumo di quasi tutti i beni d’uso quotidiano, sta letteralmente mettendo alle corde la tanto attesa ripresa economica. Le speculazioni delle multinazionali dell’energia (vedi gas e petrolio) hanno pugnalato alla schiena ogni più rosea previsione di rilancio.

Gas naturale: L’aumento del prezzo del gas naturale e di altri combustibili fossili inizia ad avere effetti anche nel settore dei trasporti, con aumenti significativi ai distributori. Il GPL ha raggiunto un prezzo medio intorno agli 0,735 euro al litro, rispetto al prezzo medio mensile di 0,592 di un anno fa. Gli aumenti hanno interessato anche il metano per auto, il cui prezzo oscilla tra gli 1,157 e gli 1,631 euro al chilogrammo, con un aumento di oltre 20 centesimi al chilogrammo rispetto a pochi mesi fa….
Petrolio: Il forte aumento del greggio sembra destinato a continuare dopo esser passato in una anno da un minimo di 33,82 $ il 1° novembre 2020 a più del doppio rispetto all’attuale 78,68 $ al barile. Tecnicamente, con il prezzo già al suo livello più alto da novembre 2014, c’è poca resistenza fino ai livelli intorno ai 100 $ raggiunti nel giugno di quell’anno, anche se chiaramente si tratta di un obiettivo a lungo termine piuttosto che a breve termine e il prezzo deve rompere prima il “numero tondo” 80 $. E di conseguenza i prezzi del carburante vanno alle stelle:  la benzina self service a 1,750 euro/litro (+1 millesimo, compagnie 1,756 pompe bianche 1,734), il diesel a 1,615 euro/litro (+1, compagnie 1,620, pompe bianche 1,603), il Gpl servito a 0,823 euro/litro (+2, compagnie 0,832, pompe bianche 0,810) e il metano servito a 1,648 euro/kg (+3, compagnie 1,704, pompe bianche 1,600). Sulle autostrade la benzina in modalità servito si attesta abbondantemente oltre quota 2 euro, a 2,048 euro, mentre a questo tetto si avvicina il gasolio (servito 1,954).


Gli italiani preferiscono ancora le care “vecchie” auto a benzina e diesel:
Sono questi due tipi di carburante, infatti, i più usati anche per i nuovi veicoli: 6 su 10 immatricolazioni nel 2021 riguardano auto a benzina o diesel. Siamo noi a porgere l’altra guancia.

Agroalimentare: L’aumento dei prezzi degli alimenti al supermercato, è dovuto fondamentalmente a due motivi: ‘meteo’ e ‘pandemia’ che hanno fatto salire i costi delle materie prime agroindustriali. L’inflazione galoppa e il costo della vita torna a crescere. Riempire il carrello della spesa al supermercato fa svuotare il portafogli, sempre più. L’inflazione galoppa e i prezzi dei prodotti alimentari lievitano a dismisura. Il costo della vita torna a crescere. Risalgono i prezzi delle materie prime agroindustriali, e per il 2022 è attesa volatilità e quotazioni al di sopra delle medie… https://www.today.it/


Il suicidio assistito:
Il tanto desiderato ritorno alla “normalità” ci sta costando caro, l’aumento delle materie prime inflitto specularmente dalle multinazionali mette in evidenza la prigione globale dove ci siamo infilati. Siamo al “suicidio assistito” da parte del G20!

Fonte: https://ciaovecio64.altervista.org/prezzi-il-suicidio-assistito/

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2 Responses

  1. E.S. ha detto:

    I Sindacati si sono venduti al potere e cercano di fare i propri interessi e non certo quelli dei lavoratori!

  2. Flavio Ezio ha detto:

    Pensioni e Retribuzioni in LIRE mentre i prezzi sono in Euro!!!
    Una domanda ma i Sindacati, i cui capi vanno in pensione con pensioni da nababbi cosa fanno?
    Landini in primis che poi corre ad abbracciare DRAGHI.

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