Calenda: Un mese per cambiare la politica.

di Carlo Calenda. E’ iniziato oggi l’ultimo mese di campagna elettorale. Questa volta possiamo davvero cambiare Roma e la politica italiana. Perché abbiamo fatto le cose seriamente. Lavorando molto, più di 11 mesi andando a vedere ogni quartiere senza mai cadere nel luogo comune di chiamarle periferie, perché ogni periferia ha una storia diversa.

Abbiamo fatto un lavoro serio perché abbiamo costruito un programma vero, dettagliato. Insieme a 500 persone, 27 gruppi di lavoro, un piano per ogni problema della città e per ogni Municipio, perché la qualità della vita inizia sotto casa e Roma è una città immensa. Indicando i numeri, i costi, i tempi, quello che si può fare e quello che non si può fare.
Abbiamo lavorato con serietà perché la nostra lista è composta da persone competenti, che si impegnano a portare avanti il programma. Una lista sola, coerente, non dieci liste in cui metti tutto e il contrario di tutto – come hanno fatto gli altri candidati.

È più difficile così? Sì è più difficile, ma noi non vogliamo vincere tanto per vincere, vogliamo cambiare la città. E possiamo farlo solo se saremo liberi.

Crediamo sia finito il tempo in cui vale l’idea, irrispettosa,
che i cittadini debbano accontentarsi 
di politici che parlano “alla pancia” e che non provano nemmeno a risolvere i problemi.
Abbiamo lavorato seriamente, ora sta a voi. Trovare il coraggio di scegliere un sindaco e un programma, invece di un partito. E liberarci dall’idea che si vota a sinistra perché “altrimenti ci sono i fascisti” o a destra per far perdere “i comunisti”.
Se a Roma noi riusciamo a sconfiggere questo modo di ragionare, lo sconfiggeremo in tutta Italia. Per questo abbiamo bisogno del vostro supporto, in qualunque forma: chi vuole venire a fare il volontario, chi vuole chiamare 5 amici romani, chi vuole donare una piccola cifra o destinarci il 2 x 1000.
Noi ci stiamo mettendo tutto lo sforzo e la passione possibile, ma voi ci dovete credere insieme a noi e, sapete una cosa, io penso che succederà. Perché il lavoro serio paga sempre.
Grazie

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