Calenda: “Se il buon governo non ritorna al metro della politica, questo Paese è finito”.

di Carlo Calenda. Al termine di un confronto televisivo, pochi giorni fa, Toninelli mi ha detto di non avere nemici, gli ho risposto che il nemico di ogni grillino è la realtà. Poi ci ho ripensato e credo sia stata una critica ingiusta.

Non certo perché i 5 stelle non siano completamente scollegati dalla realtà – hanno detto tutto il contrario di tutto e fatto anche peggio – ma perché non sono gli unici. Anzi forse per loro, che sono figli di un comico, è più giustificabile. Il problema è che la realtà è un nemico anche per tutti gli altri.

Qualche esempio?

Un anno fa il Partito Democratico si dimentica gli insulti che si è scambiato per anni con il M5S ma pone alcune condizioni non negoziabili prima di siglare l’accordo di Governo. L’approvazione dello ius soli, o ius culturae, la cancellazione dei decreti sicurezza e il no al taglio dei parlamentari. Sappiamo com’è andata: i decreti sono ancora lì, il PD fa campagna per il sì al taglio dei parlamentari e dello ius soli non si parla più.

Forza Italia, a geometria variabile. In Europa Antonio Tajani rappresenta il baluardo contro i sovranisti, poi però attraversa le Alpi e fa la ruota di scorta di Salvini e Meloni in ogni occasione pubblica, l’ultima una settimana fa in Puglia.

E la Lega? Salvini costruisce tutta la campagna elettorale sull’immigrazione, quindi uno immagina abbia studiato almeno questo tema. Promette di rimpatriare 600mila immigrati irregolari in un anno al Governo. Ovviamente non ci riesce (ne rimpatria meno di Alfano) allora dice che non sono più 600mila ma 90mila. L’intervistatore, attonito, chiede come sia possibile sbagliare così tanto. “Non avevo informazioni”.

Ma siamo noi a consentirglielo. Ogni volta che applichiamo un metro diverso alla politica rispetto alla nostra vita privata e professionale. Ogni volta che votiamo solo per non far vincere l’altro, senza pretendere competenza, serietà e coerenza. Ogni volta che la realtà scompare.

Se non iniziamo ora a usare la nostra libertà di giudizio per andare oltre la squadra che tifiamo e guardare ai fatti. Se il buon governo non ritorna il metro della politica, questo Paese è semplicemente finito. È per questo che nasce Azione.

Forse possiamo iniziare dando un segnale sul taglio dei parlamentari, di cui tutti sappiamo che non risolverà nessuno dei problemi del Parlamento – anzi, li aggraverà. Ricordandoci che nessuno ci condanna a doverlo subire per compiacere Toninelli e Di Maio e quindi votando NO. Ci vediamo venerdì in piazza a Milano.

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1 Response

  1. Giacomo-TO ha detto:

    Una delle pochissime proposte Grilline è :IL LIMITE DEI DUE MANDATI.
    A mio modestissimo avviso, questa se diventasse LEGGE sarebbe uno strumento X modificare radicalmente la politica.
    In Italia esistono politici a VITA, questo è male, perchè se non fai parte del mondo del lavoro, non potrai mai e poi mai capire cosa significA SGOBBARE PER MANGIARE

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