Calderoli: “La Germania ci impone i clandestini, ma sbarra le sue porte”.

di Redazione. Sabato prossimo, 9 novembre 2019, saranno passati trent’anni dalla “caduta del muro di Berlino”, il simbolo della fine della cortina di ferro, della guerra fredda, del mondo diviso in due blocchi atomici fra Occidente e Unione Sovietica.

Un muro che una volta abbattuto condusse alla riunificazione della Germania e a tre decenni di relativa pace e stabilità in una Europa Unita che ha visto però consolidarsi l’asse Berlino-Parigi a discapito di tutti gli altri paesi dell’Unione, in primis l’Italia!

Tant’è, che a distanza di parecchi anni dalla caduta di quel muro la Germania, guidata da Angela Merkel, detta legge con due pesi e due misure ai paesi dell’Unione Europea.

Giulio Andreotti ci aveva visto bene nel lontano 13 settembre del 1984 quando pronunciò la celebre frase: “Amo talmente tanto la Germania che ne preferivo due”.

Ad oggi con l’emergenza immigrazione che sbarca incontrastata sulle nostre coste è il sen. della Lega Roberto Calderoli che ritorna sull’argomento: “La Germania oggi annuncia una stretta ai controlli delle sue frontiere per impedire l’ingresso a immigrati clandestini nel proprio territorio, di fatto significa una sospensione del trattato di Schengen.
La Francia da tempo ormai ha ripristinato i controlli alle frontiere e in questi giorni annuncia nuove misure restrittive sull’immigrazione.
Dunque Parigi e Berlino possono chiudere i propri confini per fermare i clandestini ma se a farlo, fino a qualche mese fa, era l’Italia con il ministro Salvini partivano subito le critiche e ci definivano inumani?
Alla faccia della coerenza, due pesi e due misure a seconda della convenienza…
Così adesso tutti hanno le frontiere blindate, Austria, Slovenia, la Svizzera extraUE, tutti… tranne l’Italia del porte aperte e dei porti aperti”.

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LA CADUTA DEL MURO, LA MORTE DEL COMUNISMO, NON DEI COMUNISTI. di Vittorio Feltri. La caduta del muro di Berlino, avvenuta 30 anni fa, è oggetto in questi giorni di commemorazioni retoriche e noiose. I giornalisti cerimonieri ne parlano senza requie quasi si trattasse di un avvenimento gioioso. In realtà quel crollo voluto dalla gente comune della Germania Est segnò la morte del comunismonon dei comunisti. Che ancora oggi continuano a rompere le balle con le loro utopie….

Nel frattempo il segretario del Pci, Achille Occhetto, cambiò denominazione al partito, sconfessando la tradizione marxista, compiendo cioè una operazione ai limiti del ridicolo, come se il Papa all’Angelus avesse detto al folto pubblico di piazza San Pietro: cari fedeli devo informarvi che Dio non esiste, concludendo il suo discorso facendo alla folla il gesto dell’ombrello. Paradossale.

Ciononostante l’ex Partito comunista è ancora qui con i propri rimasugli a menare il can per l’aia. E finge di festeggiare la caduta di quel muro schifoso sotto le cui macerie esso è idealmente morto.

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9 Responses

  1. vittorio f. ha detto:

    ….il segretario del Pci, Achille Occhetto, cambiò denominazione al partito, sconfessando la tradizione marxista, compiendo cioè una operazione ai limiti del ridicolo, come se il Papa all’Angelus avesse detto al folto pubblico di piazza San Pietro: cari fedeli devo informarvi che Dio non esiste, concludendo il suo discorso facendo alla folla il gesto dell’ombrello. Paradossale.

    Ciononostante l’ex Partito comunista è ancora qui con i propri rimasugli a menare il can per l’aia. E finge di festeggiare la caduta di quel muro schifoso sotto le cui macerie esso è idealmente morto.

  2. il Grigio ha detto:

    BOSSI ha fondato la LEGA non certo Salvini.
    Salvini ad oggi cosa ha realizzato? La chiusura dei porti sicuramente, ma l’Italia ha una marea di problemi che Salvini non ha nemmeno sfiorato:Rifiuti, Riforma fiscale,….BOssi ha avuto il torto di non capire quando era ora di farsi da parte, in ogni caso chi ha fondato la LEGA è stato Bossi.

  3. Lega.IT ha detto:

    Quella era la Lega scissionista di Bossi e questa è la Lega di governo di Salvini. Quella era la Lega asservita al Berluska. Questa è la Lega che ha messo sotto Forza Italia!

  4. il Grigio ha detto:

    “Calderoli: “La Germania ci impone i clandestini, ma sbarra le sue porte”.
    Ma quando la smetterà la LEGA di seminare… La Lega ha governato in Italia con FI e non mi pare che abbia fatto tante riforme, se non avere alcuni ministeri. L’Italia ha bisogno di Federalismo, Federalismo che la Lega non conosce nemmeno dove stia di casa.

  5. Istituto Piepoli ha detto:

    Per il 50% degli italiani il crollo del muro di Berlino è stato un evento molto importante per il mondo intero e per l’Europa in particolare. E sempre per questo 50%, il valore che viene associato all’evento di 30 anni fa è la libertà, mentre solo per il 22% rappresenta la pace. E’ quanto emerge da un sondaggio condotto dall’Istituto Piepoli in occasione dell’anniversario della caduta del muro di Berlino e della riunificazione della Germania.

  6. LoZio ha detto:

    In Italia – paese di pizza e mandolino – facciamo ridere. Abbiamo dei grandi COMICI che poi s’improvvisano STATISTI e i risultati purtroppo li stiamo pagando a caro prezzo sulla nostra pelle!

  7. gabry rm ha detto:

    Ansai le risate se ci fossero le preferenze…. preferisci morire impiccato o squartato?
    L’Italia è finita, ancora non lo avete capito?
    L’unica speranza di salvezza è che qualcuno ci si prenda in carico!

  8. Anonimo ha detto:

    Hai ragione, di statisti non ne nascono più. Non ci sono più le preferenze, si arriva per grazia del segretario politico, listini bloccati,…

  9. Giacomo-To ha detto:

    La GERMANIA ha una statista del calibro della Merkel, una statista che fa gli interessi del suo Paese.
    La Cina ha un Presidente che è uno statista di ottimo calibro, la Cina è una potenza economica.
    La Russia ha uno statista del calibro di PUTIN, un uomo dalla schiena dritta che cura gli interessi del Suo Paese.
    La credibilità risiede nel calibro degli statisti di un Paese.
    Se un qualsiasi Paese ha governanti di piccolo calibro, sullo scenario mondiale sono pochissimo considerati.
    Andreotti può piacere o meno, era un politico di gran calibro, non uno statista. Perchè lo statista pensa alle generazioni future, contrariamente al politico che guarda alla riconferma delle prossime elezioni. Oggi in ITALIA non abbiamo nessun statista, avremo buoni politici, in rari casi ottimi politici:Io statisti – è la mia umile opinione – non ne vedo uno.

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