Berlusconi: Torno perché avete bisogno di me!

Datemi due settimane in più e vi porto il Pdl al 40 per cento dei consensi elettorali. Questo il messaggio di Silvio Berlusconi ai suoi fedelissimi. E il Pdl fa melina per guadagnare quei giorni preziosi a riorganizzare le truppe per poi potersi presentare alle elezioni politiche del 2013 con qualche barlume di speranza di poterle addirittura vincere! Il Cavaliere – sistemate le questione di cuore e di letto, ormai si è fidanzato ufficialmente – ci crede e lo conferma nell’ennesima presenza in tv, stavolta da Vespa: “Questa fretta di andare alle elezioni è una forzatura inutile”. Il Cavaliere è convinto che con la sua spinta il partito può mettere il turbo: “Ha già recuperato il 4% dei consensi. Saremo ancora il primo partito”. Ma gli serve più tempo anche per sciogliere i nodi sui nomi da mettere in lista e sull’alleanza con la Lega. Il Cavaliere è poi è tornato sul tema dolente di questi giorni, cioè l’Imu, spiegando come provvederà ad abolirla.La casa è sacra, non si tocca, è il pilastro su cui ogni famiglia ha il diritto di costruire la sicurezza del suo futuro. Quindi, la prima casa non si tocca e toglierò l’Imu“. L’ex premier ha spiegato dove reperire le risorse necessarie per coprire i 3,4 miliardi dell’Imu: “1,8 miliardi dai giochi (Lotto, lotterie pubbliche, ecc.), 1 miliardo dai tabacchi; 241,2 milioni dalla tassa sugli alcolici; 500 milioni dal riordino e efficientamento dei trasferimenti alle imprese; 258,8 milioni dalla tassa sui diritti di imbarco aeroportuali (+4 euro a passeggero)”. Non è poi un mistero che all’ex premier lo show di Benigni non è andato giù. E pur ospite della Rai, tiene a sottolineare che “le mie tv non hanno mai fatto una trasmissione contro la sinistra. Sulla tv possiamo dare lezioni a tutti”. Berlusconi ha speso pure due parole in merito alla presunta candidatura del procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia: “Già faceva politica prima. Non c’è un grande cambiamento rispetto a quando era magistrato“. E la sua ira colpisce anche Fini e Casini “sono state le mie più grandi delusioni. Sono delle persone orride, anzi di più, orridissime!”. Nel salotto di Porta a Porta, Berlusconi si sente come a casa sua, è un fiume in piena e sull’ipotesi di Monti federatore dei moderati frena, ma afferma di essere stato lui a dire “al Ppe di invitare Monti al vertice del partito”. Poi scende sul piano politico: “Io non ho mai scaricato Casini, sono sempre stato leale. Se Casini non rinuncia alla sigla dell’Udc non si potrà mai imparentare con noi altrimenti io me ne vado da un’altra parte. Quello che scrive e dice oggi Casini mette fine alla possibilità di Monti federatore dei moderati. Francamente io non credo che il professor Monti voglia fare qualcosa con Montezemolo e Casini, con compagni di viaggio come Casini…. Pierferdinando è il cavallo di Troia della sinistra. Non credo che a Monti convenga mettersi in un partito con Casini e Montezemolo, passerebbe da deus ex machina a piccolo protagonista della Repubblica. Ho passato anni a trattare con i signori Fini, Casini e Follini e non sono riuscito a presentare un disegno di legge per la riforma della giustizia da inviare al Parlamento”, ha precisato il Cavaliere, aggiungendo come lo stesso sia avvenuto sulla “riforma delle pensioni fermata dalla Lega”. “Per cambiare il Paese occorre che gli italiani imparino a votare e a dare il voto al partito della sinistra o al Pdl, dimenticandosi dei piccoli partiti perché dare loro il voto è inutile e dannoso“, ha concluso Berlusconi.

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