Basta stipendi da fame!

di Redazione. Ormai è arcinoto ai più, che gli italiani non solo pagano troppe tasse (circa il 50% del reddito pro-capite se lo mangia il fisco!), ma che lavorano tante ore, troppe, e guadagnano poco, troppo poco, almeno rispetto ai loro stessi colleghi europei.

Questo avviene per tutti i lavoratori dipendenti, specie nel pubblico impiego e soprattutto nella scuola, dove gli insegnanti vengono retribuiti con stipendi da fame!

La Flc Cgil rielaborando i dati Ocse del rapporto ‘Education at a glance’ del 2018 ha confrontato le retribuzioni italiane con quelle degli insegnanti degli altri Paesi: gli stipendi dei docenti italiani sono le più basse sia ad inizio carriera sia al termine della carriera e in tutti gli ordini di scuola, dalla materna alle superiori. Le differenze sono evidenti non solo rispetto alla Germania, che si afferma come il paese in cui gli insegnanti vengono pagati di più, ma anche rispetto a paesi come la Spagna o la Francia.

Ad esempio la differenza tra un docente italiano e uno spagnolo di scuola superiore all’inizio carriera è di 7.231 euro mentre al culmine della carriera è di 6.417 euro, la distanza rispetto ad un tedesco si allunga notevolmente arrivando a 28.227 euro ad inizio carriera e a 37.877 euro al culmine della carriera. Il confronto con la Francia segue la stessa strada: un insegnante italiano di scuola media a fine carriera guadagna 9681 euro in meno rispetto al collega francese.

Ma non solo, in Italia esiste anche un problema relativo alla possibilità per i docenti di far carriera e di guadagnare di più.
In Europa, infatti, le carriere sono molto più veloci: secondo i dati di Flc Cgil, basati su Eurydice 2017, per raggiungere il culmine della carriera i docenti in Europa impiegano mediamente 28 anni, in Italia 35 anni: una chimera, un traguardo irraggiungibile, dal momento che prima trascorrono almeno 10 anni da supplenti.

Questo per la scuola, idem in tutto il pubblico impiego ospedali compresi!

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1 Response

  1. Krac ha detto:

    Napoli: crolla la parete di una scuola, contusi bimbi e una maestra
    E’ successo a Sant’Anastasia, anche con il governo del cambiamento in questo paese non cambia mai un bel niente: tutto come o peggio di prima!

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