Basta lamenti, è ora di rialzarsi! Lo sviluppo economico non l’hanno fatti i politici, il parastato, ma gli imprenditori e gli operai.

di Francesco Alberoni. Cosa serve per la ripresa dell’Italia? Secondo i telegiornali e i dibattiti tv, decine e decine di miliardi che darà l’Europa o a fondo perduto o in prestito.

Sono convinto che occorrano anche altre qualità.

La situazione del Paese e soprattutto delle regioni del Nord, in particolare Lombardia e Milano, mi ricorda un grande pugile al tappeto, fra i fischi e gli insulti degli spettatori e che si rialza a fatica stordito. Con i critici che commentano che già si vedevano i segni della sua debolezza ed è finito, finito per sempre. Se è veramente un grande pugile, si ritirerà per allenarsi accanitamente perché vuol rifarsi, vincere, vendicarsi dell’affronto subito ma la ricorderà ogni giorno per ricavarne forza e volontà di riscatto.

Questa è la qualità fondamentale che ciascuno dovrebbe coltivare dentro di se.

Non accettare la sconfitta, prepararsi alla rivincita.

E partendo da questa volontà di riuscita pensare ogni momento come migliorare ciò che fa, studiare cosa può volere il consumatore e adattarsi prontamente. Una stagione turistica è l’occasione per cambiare il rapporto col consumatore, dargli nuovi intrattenimenti, musica, incontri, servizi più facili, più comodi. Pochi ne hanno approfittato.

Sono convito che regioni e città che hanno ospitato le grandi industrie manifatturiere che hanno reso famosa e grande l’Italia devano battersi come delle belve anche sul piano politico.

Lo sviluppo economico non l’hanno fatti i politici, il parastato, ma gli imprenditori e gli operai.

Che siamo stati noi a inventare la vespa e la lambretta, il pret a porter, il made in Italy. Ed ora che è il momento dell’alta tecnologia, dobbiamo dare incentivi agli imprenditori perché mettano subito al lavoro e paghino bene i nostri bravi laureati prima che vadano all’estero. Anche in questo caso occorre azione immediata fiducia, volontà di riscatto.

Basta lamenti.

You may also like...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *