Aumenta tutto, tranne gli stipendi!

Non bastava la Tasi a svuotare le tasche degli italiani, adesso ci si mettono pure gli aumenti per le bollette di luce e gas. L’Autorità per l’energia comunica che dal primo ottobre il metano subirà un rincaro del 5,4% (anche per la crisi ucraina) e l’elettricità dell’1,7%, per un aggravio totale di 21 euro per una famiglia tipo.
Per il gas, avverte l’Autorità nella nota, le tensioni sui mercati legate agli attesi rialzi stagionali della materia prima e alla crisi russo-ucraina hanno determinato l’incremento del 5,4% (pari a circa 19 euro per una famiglia tipo).
Per quanto riguarda l’elettricità, invece, si registra un incremento trimestrale dell’1,7% (pari a circa 2 euro), principalmente a causa del recupero degli scostamenti rispetto alle stime del costo di approvvigionamento della materia prima e della necessità di finanziare alcuni oneri di sistema. Fra questi rileva, in particolare, la componente per la messa in sicurezza del nucleare A2 per far fronte alle necessità di gettito relative ai versamenti al bilancio dello Stato. Rispetto a questa componente l’Autorità ha anche evidenziato la necessità che vengano attuati i previsti provvedimenti governativi che ne permettono la riduzione.
In un contesto delicatissimo come quello che sta vivendo l’Italia, con i salari e le pensioni fermi al palo e il potere d’acquisto in costante riduzione, un incremento delle bollette per quanto riguarda i servizi essenziali come l’energia rappresenta una vera e propria iattura, soprattutto per quei nuclei numerosi e a basso reddito. Gli importi elevati delle bollette dipendono soprattutto dalle imposte, che inciderebbero fino al 35% sul prezzo pagato dagli utenti, mentre in Europa non si sale oltre il 20%.

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