“Attenzione ai gabbiani, possono attaccare”!

Cave canem, scrivevano gli antichi romani all’ingresso delle loro ville per tenere lontano ladri e intrusi. Attenti ai gabbiani possono attaccare, è quello che oggi scrivono i romani2.0 in un cartello ‘ufficiale’ appeso fuori dai Musei Capitolini! Insomma, a Roma bisogna guardarsi non solo dalle auto e dai motorini che sfrecciano incuranti di limiti di velocità, semafori e strisce pedonali, non solo dall’immondizia che tracima dai cassonetti, dai borseggiatori e dai cornicioni pericolanti, non solo dai topi che continuano a ballare indisturbati forse perchè i gatti hanno la pancia piena o forse perchè certe pantegane sono più grosse di loro, non solo bisogna stare attenti alle deiezioni terrene del miglior amico dell’uomo e a quelle aeree dei piccioni, ma adesso bisogna temere anche e soprattutto di essere “attaccati” dai gabbiani!
Sì proprio loro, i gabbiani che ormai hanno lasciato le sponde del fu ‘biondo Tevere’ per invadere le strade della Capitale. Insomma, a Roma il gabbiano colpisce ancora e, stavolta, per proteggere cittadini e turisti serve anche l’avviso ufficiale. I gabbiani tornano così ‘protagonisti’ delle attività del Comune. Meno di un mese fa, infatti, aveva destato una certa indignazione fra i cittadini quello che era stato giudicato un vero e proprio ‘epic fail’ del Campidoglio: in piena emergenza rifiuti, l’account ufficiale Facebook del Comune di Roma aveva scelto di dare il buongiorno agli utenti pubblicando la foto di un gabbiano in primo piano e sullo sfondo i Fori Imperiali e le bellezze di Roma. Un vero e proprio assist per i commenti di chi collegava la presenza del volatile ai rifiuti nelle strade della Capitale. A causa delle numerose proteste nei commenti quel post era stato prontamente rimosso.

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