Attacco di hacker russi a siti istituzionali italiani.

Un attacco hacker rivendicato su Telegram da un gruppo informatico filo-russo chiamato “Killnet”, ha mandato in tilt i siti istituzionali del nostro paese. La notizia è confermata dalla stessa Polizia postale, che sta lavorando per proteggere i siti.

Creare disservizi attraverso un sovraccarico di click: questo è stato l’obiettivo degli hacker.

Un attacco definito in termini tecnici “Ddos” (Distributed denial of service) sferrato attraverso i cosiddetti computer “zombie”, ovvero dispositivi che, all’insaputa dell’utente, sono stati infettati da un virus in modo da permettere a persone non autorizzate di prenderne controllo.

Si è trattato comunque di un attacco meno sofisticato di quello di tipo malware che agisce attraverso un trojan o un ransomware. Gli hacker quindi non avrebbero puntato a ‘rubare’ dati ma a mandare in ‘tilt’ rendendo inaccessibili – come in effetti è avvenuto – i siti presi di mira.

Un attacco mirato ad interrompere i servizi di un’azienda. Gli hacker hanno utilizzato enormi volumi di traffico per sovraccaricare i normali carichi di lavoro, server o interconnessioni di rete per renderli inutilizzabili.

Il collettivo “Killnet” ha lanciato l’attacco “Ddos” indicando sui propri canali Telegram un lungo elenco di obiettivi, una cinquantina in tutto tra ministeri, aziende, autorità di garanzia, media, organi giudiziari. “Fuoco a tutti” hanno scritto gli hacker che in un messaggio precedente avevano dato le istruzioni “per liquidare la struttura informativa italiana”, chiedendo un attacco per 48 ore e di non colpire il sistema sanitario.

Pertanto il consiglio che si può dare a tutti gli utenti è quello di “porre la massima attenzione e cautela prima di aprire le email e soprattutto gli allegati ovvero evitare di cliccare link contenuti in messaggi di posta elettronica la cui provenienza non sia certa o che sia sospetta”.

 

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1 Response

  1. Fulvio-RM ha detto:

    Queste operazioni (hacker ) he stanno eseguendo i servizi fanno scompisciare dalle risate. Sul serio qualcuno si illude che dichiarare di aver subito un fantomatico attacco da parte di hacker russi possa in qualche modo cambiare la percezione di simpatia e stima che ha il popolo italiano nei confronti della Russia? Larga parte degli italiani ha da tempo voltato le spalle alle istituzioni che non sono altro che un guscio vuoto nelle mani di logge e poteri esteri. La rabbia nei confronti di questa classe politica di traditori non farà altro che crescere. La stima degli italiani verso la Russia e viceversa non si indebolirà. Si cementerà.

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