Aspettando la sera del 25 febbraio il grido è: “arrendetevi”!

“Il grido è: arrendetevi”. Così Beppe Grillo ha cominciato il suo comizio in piazza Duomo a Milano, gremita di gente. “Arrendetevi! Siete circondati dal popolo italiano. Uscite con le mani alzate. Nessuno vi toccherà. Il vostro tempo è finito, non abusate della fortuna che vi ha assistito finora. Di voi nelle piazze, tra la gente, si parla al passato, come di persone estinte. Se anche vinceste queste elezioni avrete solo rimandato il cambiamento, durerete un anno, forse meno, ha senso? Fate una pubblica ammissione di colpa e chiedete agli italiani di perdonarvi. Siamo nati tre anni fa senza soldi, con i giornali e le televisioni contro e adesso siamo la terza, no la seconda, no la prima forza politica del paese. Voglio una visione a due generazioni non a due legislature. Se qualcuno crede in Berlusconi, stasera deve andare a casa, aprire la lavatrice e parlare con Mastrolindo perché esiste“. Così Beppe Grillo dal palco di piazza Duomo a Milano. Sul Cavaliere ha anche detto che “ridarà l’Imu, 4 milioni di posti di lavoro e ci metterà anche un set di pentole e un corredo di lenzuola. Sta finendo un’epoca e allora si vogliono coalizzare e zampettano in tv“, ha detto Grillo riferendosi ai politici che “vanno in tv a prenderci per il culo. Se ne devono andare tutti a casa. So che qui ci sono stati altri comizi, si sente un pò odore di naftalina”, ha aggiunto riferendosi al comizio di domenica del centrosinistra. Un’ora e mezzo di “spettacolo” di fronte ad una Piazza Duomo gremita di gente per un Beppe Grillo in forma smagliante. Per le forze dell’ordine in piazza c’erano 35mila persone, 80mila per gli organizzatori. E lui, Grillo, al grido di “arrendetevi”, rivolto ai partiti ormai accerchiati, parla chiaro: “Ci sono io dietro di me e dietro Casaleggio c’è Casaleggio, due persone che fanno qualcosa per gli altri, senza ritorno economico. Questa cosa non vogliono capirla perché non è nel loro dna“. Beppe Grillo stigmatizza così gli attacchi all’organizzazione del Movimento5Stelle. 
Dario Fo. “Mi sembra di esser tornato indietro di molti anni, alla fine della guerra mondiale quando c’era tanta gente piena di gioia e con la speranza di cambiare. Tutti vogliono sapere che cosa è questa cosa straordinaria, non mollate per favore!”. Così il premio Nobel Dario Fo dal palco del comizio di Beppe Grillo in piazza Duomo a Milano. “Una festa come questa. Gente piena di gioia, non dico speranza, ma gioia – dice Fo -. Noi non ci siamo riusciti, fatelo voi, ribaltate tutto per favore. Non mollate”. Dario Fo è rimasto pochi minuti sul palco assieme a Beppe Grillo e poi ha spiegato che “l’Italia è fatta da persone come lui”. 
Adriano Celentano. Il più politico dei cantanti, quello dei sermoni in tv e delle canzoni-denuncia, entra a gamba tesa nel clima pre-elettorale. E lo fa a modo suo, con “Ti fai del male“, un brano inedito postato a sorpresa sul suo blog (www.ilmondodiadriano.it). Una canzone molto critica nei confronti della politica italiana attuale, ma allo stesso tempo un invito a votare, “a riscrivere la storia del nostro Paese e rifarlo da capo. Se non voti ti fai del male, se non voti non cambia niente”, canta il Molleggiato, che non rinuncia ai temi a lui cari da sempre: dall’ambiente alla violenza sulle donne, dal federalismo alla crisi economica, passando per la Chiesa e le promesse elettorali: “certo non si può dire che i tempi non siano confusi e mentre il pastore per salvare il suo gregge scuote la terra degli scandali riemergono purtroppo parole pericolose, parole come… condono tombale”. Celentano non risparmia niente e nessuno, ma sembra strizzare l’occhio al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, anche se il comico entrato in politica non è mai citato espressamente nel testo: “Si dice in giro che fra i partiti c’è un’onda nuova che è partita dal niente. E come una valanga sta avanzando, come un ciclone, per abbattere il marcio della nazione”. Del resto già da tempo circolano voci su un possibile endorsement del musicista per il M5S, mai espresso del tutto. Più volte, però, Celentano ha speso parole di apprezzamento per l’ideatore del Movimento5Stelle. “Le tue Cinque Stelle – scrisse in un post a maggio dello scorso anno dopo il successo dei ‘grillini’ alle amministrative – illumineranno l’intero Paese, la cui scia luminosa aprirà la nascita di una nuova politica che attraverserà l’Europa”. Non è escluso, poi, anche se lo staff non conferma, che Grillo riesca nel colpaccio di portare Celentano, in carne ed ossa o in collegamento video, in una piazza, magari quella di San Giovanni a Roma, per il comizio conclusivo di venerdì prossimo.

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