Quattromila dipendenti in esubero! E’ questo l’effetto della fusione di Inpdap e Enpals nella “Super-Inps”! Entro fine ottobre la nuova pianta organica del super colosso previdenziale sarà aggiornata e consegnata al Ministero della Funzione Pubblica, passando dagli attuali 33.000 dipendenti a 29.000 e per il primo novembre è atteso il decreto del Consiglio dei Ministri che stabilisce, appunto, la nuova dotazione organica dell’Inps. Dopo di che partirà il confronto con i sindacati per vedere dove tagliare e soprattutto per stabilire i criteri che regoleranno gli esuberi. Per facilitare il processo di riduzione del personale sono già previste delle deroghe alla riforma delle pensioni targata Fornero: a partire dal gennaio 2013 e per tutto il 2014 infatti verranno messi in pensione i dipendenti che, man mano, raggiungeranno i requisiti pre-riforma. La legge sulla spending review prevede anche la possibilità di mobilità volontaria tra le varie amministrazioni dello Stato, nel caso di vuoti in organico. Ma dalle prime stime saranno davvero pochi i posti disponibili. Gli esuberi eccedenti i pensionamenti a giugno 2013 saranno messi in disponibilità obbligatoria (una sorta di cassa integrazione) per due anni all’80% dello stipendio base. Poi, se non si apriranno nuove possibilità, scatterà il licenziamento.
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