Allerta Meteo. E allora? Cosa si fa per prevenirne i danni?

L’autunno ingrana la marcia. L’arrivo di una perturbazione atlantica determinerà nelle prossime ore un generale peggioramento delle condizioni meteo sulle regioni centro-settentrionali italiane, dando luogo a precipitazioni temporalesche anche di forte intensità con grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base delle previsioni disponibili,
il Dipartimento della Protezione Civile ha lanciato l’ennesima “Allerta Meteo”! Ci risiamo. Ogni anno la stessa storia, quando arriva la stagione delle pioggie, si dichiara puntualmente lo stato d’emergenza e l’allerta meteo, e si sta alla finestra a guardare come ‘viene giù’ per poi mettersi a contare i morti e i danni causati dal maltempo! Ma è fin troppo evidente che non basta prevedere il disastro se poi non si fa nulla per prevenirlo! L’Allerta Meteo sa tanto di Ponzio Pilato e non è certo il preludio alla risoluzioni dei problemi che causerà il diluvio e alla messa in sicurezza di un territorio, quale quello italiano, che, con tutti i disastri causati dal maltempo e dall’incuria di chi di dovere e competenza, sta letteralmente franando sotto la mannaia di terremoti, slavine, frane, nubifragi e inondazioni! Ma, comunque, è sempre e solo “Allerta Meteo”! E allora, cosa fare per prevenirne il disastro? Forse dovremmo armarci di pala e piccone per sturare i tombini e rinforzare gli argini dei fiumi e un territorio desertificato per prevenire il disastro che la Protezione Civile ‘allerta’ e che chi di dovere non è in grado di arginare?

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