Agnelli, Ferrari e la Juventus nati per vincere, anche perchè “Nessuno ricorda chi arriva secondo”.

di Redazione. In casa Agnelli non aleggiato certo lo spirito di de Coubertin, perché in questa famiglia “importante è vincere” non solo partecipare, soprattutto perché “nessuno ricorda chi arriva secondo”! Una mentalità vincente che anche gli eredi dell’Avvocato hanno nel Dna e che hanno trasmesso sia in azienda che nello sport.

C’è un record oggi per la Ferrari che non riguarda ancora la pista, ma i ricavi e il presidente John Elkann lo sottolinea in una lettera agli azionisti di Exor:  “Anche Ferrari ha ottenuto risultati record nel 2018, consegnando 9.251 auto e generando 3,4 miliardi di euro di ricavi, un Ebit rettificato di 1,1 miliardi di euro e un Ebitda di 825 milioni di euro.

Sono molto grato a Louis Camilleri per aver accettato il ruolo di Ceo in Ferrari: lui porta in Ferrari grande esperienza e capacità di giudizio e con la sua squadra ha lavorato duro in estate per preparare un piano ambizioso presentato a settembre, con 15 nuovi modelli, e ora sta lavorando con ancora più determinazione per realizzarlo.

Abbiamo gestito la crescita della Ferrari con molta attenzione, lanciando auto nuove ed esclusive che completano la nostra gamma di veicoli, i più belli e performanti al mondo.

Questa strategia ha portato la Ferrari a una leadership nei marchi di lusso con una performance finanziaria che è tra le più alte nel settore.

Per il futuro, sulla strada della nuova ed entusiasmante era della mobilità connessa e della guida autonoma noi e Fca siamo determinati ad avere un ruolo attivo e ambizioso”.

Poi si passa al fronte sportivo. “La Ferrari ha vissuto nel 2018 l’anno migliore degli ultimi dieci anni, anche se purtroppo non è stato sufficiente a vincere il campionato. Il fondatore Enzo Ferrari era stato molto chiaro quando disse: ‘nessuno ricorda chi arriva secondo, io certamente no’. Questo pensiero continuerà a definire il livello delle nostre ambizioni sportive”.

Una battuta anche sulla Juve: “In tutte le nostre aziende, questo è stato un anno di transizione di leadership. Questo include anche la Juventus, che ha attraversato una grande riorganizzazione, promuovendo una nuova generazione di leader dall’interno, mentre allo stesso tempo ha acquisito il miglior giocatore del mondo, Cristiano Ronaldo”.

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