Adolescenti sempre più pigri!

Gli adolescenti italiani sono pigri, ma non è tutta colpa loro. Si tratta ormai di un male generazionale. A dirlo sono i pediatri della Società Italiana di pediatria nel Rapporto “Abitudini e stili di vita degli adolescenti 2011-2012”. E i dati sono davvero sconcertanti: il 60% dei ragazzi trascorre seduto dieci-undici ore al giorno, prima a scuola poi a casa. Sia davanti alla tv sia davanti al pc che viene acceso soprattutto alla sera per chattare con gli amici e postare messaggi sui social network. E come se non bastasse quasi la metà degli studenti va a scuola accompagnato in automobile. La televisione, che in un passato recente aveva smesso di esercitare la propria attrattiva sui ragazzi, secondo quanto emerge dal Rapporto, è tornata in voga tra gli adolescenti e oltre il 17% di loro la guarda per più di tre ore al giorno magari sgranocchiando cibo spazzatura. Una situazione disastrosa, oltre che sul piano intellettuale, anche su quello della salute fisica. Sappiamo infatti molto bene che una vita estremamente sedantaria rappresenta il lascia passare non solo per sovrappeso e obesità ma anche, e soprattutto, per le gravi patologie legate a queste condizioni quale la sindrome metabolica, un complesso di fattori che predispongono all’infarto e alla morte precoce (negli adulti) per tumori e patologie degenerative. Inoltre, la sedentarietà, lo stare praticamente tutto il giorno tappati in casa oppure in aula, incidono negativamente sul tono dell’umore poichè riducono l’ossigenazione cerebrale e la produzione di endorfine e dopamina, sostanze legate al buonumore e alla sensazione di piacere prodotte dal nostro organismo. E qalche ora di sport a settimana, magari giusto quello che si riesce a fare nella palestra della scuola, non sono affatto sufficienti per porre rimedio a giornate intere trascorse sul divano e alla scrivania. Tocca ai genitori cominciare a fare un po’ di prevenzione. Ecco come:
In se per se non è una patologia, almeno da bambini ma può portare a conseguenza assai dannose sin da subito o peggio ancora in età adulta con la sopravvenienza di malattia cardio respiratorie.
Se anche voi riscontrare un certo stato di pigrizia dei vostri figli, vedete che non si scollando mai dalla sedia e dalla poltrona davanti alla televisione è compito vostro rimuoverli da quei posti sedentari.
Infatti l’aumento del peso corporeo sia in età infantile che nella media mondiale è molto dovuto da questo fattore molto pericoloso per la nostra società moderna in continua evoluzione talvolta negativa.
Se pensate anzi vedete che vostro figlio sia sempre davanti ai libri e davanti al personal computer che invece di giocare fuori si diverta a giocare con console e videogames di ultima generazione dovete intervenire.
Il fatto che il bambino preferisca dei giochi statici al chiuso piuttosto che dei giochi dinamici, da fare possibilmente all’aperto, rappresenta infatti il primo campanello d’allararme.
Solitamente l’attività fisica anche presente di per se potrebbe non essere mai abbastanza, meglio fare qualcos’altro, cercate di intervenire con corsi esterni ed anche con piccoli accorgimenti.
Per prima cosa abolite l’uso dell’ascensore in casa vostra e negli altri appartamenti o condomini che visitate e cercate di portare spesso con voi vostro figlio a fare una bella passeggiata salutare.
Potete ogni settimana organizzare delle stupende escursioni in campagna oppure in montagna e fate venire con voi anche degli amichetti di gioco di vostro figlio, anche durante la settimana.
Cercate come anche per lo studio di fare un punteggio in base al quale ogni qual volta vostro figlio si comporta bene facendo una determinata attività fisica lo ricompenserete a dovere.
Certo non dovete comportarvi con lui come si addestra solitamente un cagnolino ma tutto ciò serve per cercare di smuovere il vostro bambino dall’apatia e dalla mancanza di movimento.
Potete oltre al trucco dell’ascensore usare un altro metodo, oltre alla passeggiata solita cercate di non prendere i mezzi propri, andate con mezzi pubblici in luoghi con lui così dovrete camminare fino all’arrivo.
Se invece usate dei mezzi propri non parcheggiate proprio nelle vicinanze, così almeno avrete un modo per costringerlo a camminare per forza, iscrivetelo a qualche scuola di calcio o di pallavolo.
Anche il nuoto sarebbe un’ottima cosa per ambedue i sessi maschili o femminili che siano, esso è uno sport molto importante sia per la crescita che per tutto l’apparato muscolo scheletrico.
Importante anche dal punto di vista metabolico poiché anche meno di un ora di movimento in piscina comporta molti effetti salutari per il corpo in genere, specialmente quello dei vostri figli in crescita.
Cercate di farvi aiutare in ogni faccenda di casa evitando che sia molto tempo seduto in poltrona a fissare la televisione oppure a leggere un libro (attività anche essa importante per la sua crescita ).
Importante è anche la comunicazione, capire i suoi problemi e le sue motivazioni, fatevi spiegare il suo motivo, la sua pigrizia e cercatelo di aiutare nel caso potete agire direttamente voi stessi.
Magari non vuole giocare al parco o non vuole andare più alla squadra di calcetto o di pallavolo perchè è stato deriso oppure si è fatto male oppure potrebbe pensare che non è forte a quello sport.
Spiegategli semplicemente con parole adatte che la crescita sportiva si ha con calma e pazienza cercando di mettersi di fronte ad obiettivi da raggiungere a poco a poco con sudore e fatica.
Se vostro figlio ha bisogno di aiuto siate voi gli allenatori, nel caso giochi a calcio per recuperare il gup dai suoi coetanei cercatelo di allenare voi stessi fuori dai suoi orari soliti di allenamento.
Non è detto che vostro figlio debba per forza diventare un calciatore oppure una pallavolista. Cercate di fargli provare altri sport prima che trovi quello giusto per la sua voglia e per il suo fisico.
L’unica cosa che vi posso dire è di incoraggiarlo sempre, mi ricordo che mio padre non mi ha mai incoraggiato in questo senso e penso che è per questo che ho smesso di giocare a calcio prestissimo.
Dopo dieci anni ho ripreso ma ormai alla matura età dei venti anni non ero mai come quello che potevo essere se avessi continuato a giocare sin da quando ero bambino di nove anni.
I bambini acquistano forza e coraggio e si sentono sicuri solo se incoraggiati. Dovete sempre lodarli e consolarli per evitare che quando cadono a terra non si rialzino per paura di ricadere di nuovo.
Discorso contrario è sul fatto di mettere loro troppe pressioni, infatti evitate che vostro figlio preferisca essere pigro pur di non sentire su di lui, sulla sua testa e sul suo fisico troppe pressioni.
Non concentratevi troppo, come molti padri sono soliti fare sui loro risultati sportivi, anzi cercate di aiutarlo nel caso non riesca non sottovalutando mai l’importanza dell’educazione scolastica.
Infatti molti genitori cercano di mettere in secondo piano l’attività scolastica a favore di quella sportiva, danno delle giustificazioni a voti bassi in presenza di ottimi risultati sportivi.
Evitate di rimproverare vostro figlio nel caso faccia male un attività sportiva, cercate di stargli vicino ed educateli nel modo più responsabili possibile alla vita salutare e sportiva.
Evitate che fate paternali o case del genere che sono solo attività controproducenti, poiché in fase di crescita spesso si accettano consigli da estranei che invece dai propri genitori, strano ma è così.
Non potete insegnare lo sport se voi stessi in primis siete come lui è adesso, se voi siete dei pantofolai e state sempre seduti in poltrona come potete pretendere che vostro figlio vi ascolti.
Andate con lui in giardino a giocare, andate al parco o magari andate in piscina insieme a giocare a pallanuoto con gli altri bagnanti, al mare cercate sempre di fare delle camminate in acqua bassa.
Cercate comunque sempre di mettere di fronte a vostro figlio ad una scelta, non mettetegli come scelta la poltrona ad uno sport, ma mettete di fronte due sport differenti o anche più di due.
Di tanto in tanto, anche una volta a settimana potete andare anche voi ad allenarvi con il resto del gruppo sportivo magari aiutando l’allenatore a gestire così tanti bambini da solo all’aperto o al chiuso.
Discorso a parte merita quando i bambini crescono, in adolescenza può insorgere non un senso di pigrizia ma di apatia che è leggermente diverso e talvolta è molto più rischioso per vari fattori.
Infatti oltre alla pigrizia in senso fisico si aggiungono anche altri fattori psicologici da non sottovalutare, si possono rinchiudere in se stessi e non riescono ad esprimersi con nessuno.
Pensano che il loro legame con qualche amico o amica sia più forte anche di quello di voi genitori, non potete contraddirli in questo senso ma cercate di mantenere aperto un dialogo costruttivo.
Gli anni dell’adolescenza sono molto delicati in quanto potrebbero abbandonare degli sport prima praticati per una convenienza di stile oppure perchè la massa dei suoi amici ritengono inutile quell’attività.
Questo è un sintomo di un carattere debole sicuramente cercate di non fargli lasciare il proprio sport amato e insegnate loro la diversità che ci contraddistingue da persona a persona.
Invece discorso diverso è se vostro figlio non ha mai fatto attività sportiva fino ad ora, potete parlare prima con loro dell’importanza dell’attività sportiva aspettando che capiscano.
Se non capiscono è normale, ancora pensano che tutto gli è dovuto oppure che non potranno mai ammalarsi per problemi relativi al loro apparato cardiocircolatorio oppure respiratorio.
In questo caso potete usare il sistema usato e detto in precedenza della ricompensa, anche se al posto di giochini o altre cose varie potete mettere sul piatto della bilancia la paghetta settimanale.
Mi raccomando di fare un mix della paghetta settimanale aggiungendo anche il loro comportamento a casa e la loro educazione sia fuori che dentro casa includendo anche il rendimento scolastico.
Potete anche fargli fare delle attività movimentate spiegando che gli serviranno sin da subito per fare colpo sui ragazzi o ragazze durante la fase dell’approccio. Rassicurateli sul loro corpo.
Le attività motorie che possono aiutarli nell’approccio oltre agli sport che rendono dal punto di vista attrattivo il proprio fisico possono essere il ballo e la danza ed altre attività spettacolari.
Cercate di trovargli sempre dei lavoretti manuali retribuiti dentro casa oppure anche fuori in palestra o altre strutture che lo mettano in moto, l’importante è non compromettere mai il rendimento scolastico.
In estate o anche in inverno non rinunciate mai ne voi ne lui a vacanze molto movimentale, ad esempio campi estivi oppure settimane bianche di grandi sciate durante il periodo invernale.
Effettuate anche una vostra competizione all’interno della famiglia con piccole sedute sportive settimanali. Siano essi di qualsiasi genere impegnatevi al massimo per vincere contro vostro figlio.
Tutta questa attività fisica non farà bene solo a vostro figlio ma anche a voi, come sempre prima di ogni attività sportiva fate le opportune analisi sia voi che vostro figlio anche se pensate che non servano.
Non preoccupatevi più di tanto se l’apatia è solo momentanea, talvolta può essere dovuta ad una cotta oppure ad una brusca lite con il partner oppure con un suo amico del cuore o ad una delusione.
Cercate sempre di tenere sotto controllo lo stato fisico di vostro figlio incoraggiandolo sempre anche se è in uno stato di forma fisica eccellente non facendolo mollare mai da quel che fa.
Invece se non è in forma cercate di fargli fare dell’attività sportiva come detto in precedenza usando qualsiasi stratagemma volete sempre nei limiti della decenza e della diligenza dovuta.

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