Adesso tassano pure gli Sms del cellulare!

Chi paventava in modo molto fantasioso una nuova tassa persino sull’aria che respiriamo, con un aliquota differenziata tra le città in base al più o meno elevato tasso d’inquinamento, non è che poi si sbagliava più di tanto! Tant’è che adesso – in attesa di installare negli orifizi dei cittadini italiani un contatore per l’aria in entrata e per quella in uscita – arriva la tassa sugli Sms per pagare gli interventi di Protezione Civile. La norma è contenuta nel decreto legge di riforma che andrà venerdì al Consiglio dei Ministri e prevede che in caso di dichiarazione dello stato di emergenza, il Fondo Nazionale di Protezione Civile, venga integrato ”previa deliberazione del Consiglio dei ministri”, con le entrate derivanti dalla tassazione fino a un massimo di due centesimi di euro ”per ciascuna comunicazione effettuata attraverso l’invio di brevi messaggi di testo (Sms) mediante telefono cellulare, computer o siti internet gestiti dalle società telefoniche. La misura dell’aliquota – specifica il DL – è stabilita, sulla base della deliberazione del Consiglio dei ministri, con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate il quale stabilisce altresì le modalità del versamento dell’imposta, nonchè ogni altra connessa disposizione attuativa. I gestori dei sistemi di comunicazione utilizzati per l’invio dei messaggi provvedono al pagamento dell’imposta, con facoltà di rivalsa nei confronti dei clienti”. Confermato anche il ricorso all’aumento dell’aliquota dell’accisa sui carburanti fino a un massimo di dieci centesimi (cinque dei quali dalle Regioni). Facendo il paio ad altre imposte che vengono elevate ai cittadini per far fronte alla mancanza di controlli e quindi ad un minor gettito fiscale, la tassa sugli “Sms” sembrerebbe sopperire a quelle sanzioni che andrebbero combinate a chi fa un uso improprio del telefonino alla guida della propria autovettura, o addirittura al volante di mezzi pubblici, di ambulanze e volanti, mettendo a rischio la propria ed altrui incolumità!

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