Acqua minerale o acqua del rubinetto?

L’acqua è l’elisir della vita! Se assunta in quantità sufficiente, contribuisce in maniera determinante al nostro benessere. Il nostro corpo è composto al 70% di acqua e bere certamente non può che far bene all’organismo! Nel metabolismo l’acqua è responsabile delle reazioni biochimiche e necessaria specialmente per le funzioni
disintossicanti dei reni. Tramite il respirare, il sudare e le escrezioni il corpo perde ogni giorno da 2 a 3 litri d’acqua. Questa quantità dev’essere rimpiazzata, in parte dal contenuto d’acqua del cibo (circa 1,2 l), dal consumo di sostanze nutritive delle riserve del corpo (circa 0,3 l) e per il resto dal assunzione di liquidi. Si calcola un bisogno d’acqua di circa 20-45 mg/kg peso corporeo per adulti (70 kg * 30mg/kg = 2590 mg = 2,9 l d’acqua al giorno). Per i neonati si calcolano dei valori di 120 – 180 mg/kg peso corporeo. Esempio: Peso corporeo 6 kg * 150mg/kg = 900 mg = 0,9 l d’acqua al giorno. Nel casi di attività sportiva, lavoro, sudorazione forte, cibi piccanti e molto salati, malattie, temperatura aumentata e diarea il bisogno d’acqua è più alto. Ma quale tipo di acqua preferire, quella del rubinetto o quella dalla bottiglia? L’eterno dilemma si ripropone ogni volta che, al supermercato, si arriva al settore delle minerali. I produttori di acque minerali ci vendono la “loro acqua” suggerendoci come risultato del suo consumo maggiore efficienza, salute e bellezza. Il messaggio degli strateghi del marketing sembra funzionare. Ma dev’essere necessariamente dell’acqua minerale o può bastare l’acqua del rubinetto? Di certo, la scelta più ecologica è quella di servirsi dell’acqua che arriva direttamente in casa. Niente plastica o vetro da smaltire, nessuno spreco di energia per l’imbottigliamento e niente inquinamento dovuto al trasporto. L’acqua del rubinetto conviene anche da un da un punto di vista economico. Una confezione di acqua in bottiglia costa mediamente 2,40 euro, la stessa quantità di acqua del rubinetto neanche un centesimo. Il prezzo delle minerali è nettamente più elevato, in media fino al 330 per cento!!! Una famiglia, quindi, attingendo solo al rubinetto di casa, risparmierebbe mediamente 250 euro ogni anno. Ma c’è un problema: la fiducia. Secondo i dati Istat, sarebbe proprio la diffidenza uno dei fattori che spinge il 60% dei nuclei familiari italiani a preferire l’acqua in bottiglia. Eppure l’acqua del “rubinetto” è «buona e controllata e non contiene sostanze dannose» dichiarano i ricercatori del Cra (Centro Ricerche Agricoltura) di Roma. L’acqua che fuoriesce dai rubinetti, infatti, è sottoposta per legge a un duplice controllo: test interni, effettuati dal gestore del servizio idrico e test esterni, eseguiti dall’azienda unità sanitaria locale competente per territorio secondo i criteri generali dettati dalle Regioni. Per comprendere la qualità dell’acqua di casa basta andare sul sito del proprio comune in cui sono riportati i valori dei test che vengono eseguiti. A partire da settembre del 2012 ‘Hera’, l’azienda bolognese per il servizio pubblico di Energia Acqua e Ambiente, pubblicherà direttamente in bolletta i dati relativi alla qualità dell’acqua senza la necessità di navigare sul sito. Ma per chi ancora non si fidasse e volesse un riscontro immediato, è possibile dotarsi dei “test fai-da-te”. A poco meno di 15 euro, il kit è acquistabile in farmacia. Il test consente di misurare i sei parametri chimici più significativi dell’acqua e di confrontare i valori ottenuti con quelli previsti dalla legge. Non è necessario avere competenze particolari per utilizzare le “strisce colorimetriche”, ma è sufficiente seguire le istruzioni riportate sotto il coperchio per poter eseguire un’analisi dell’acqua in pochi minuti. Una volta immerse nell’acqua, le cinque strisce presenti nel kit assumeranno colori differenti a seconda delle caratteristiche dell’acqua che si sta analizzando. Gli indici che verranno testati sono: pH (che deve essere compreso tra 6,5 e 9,5), durezza (che deve essere compresa tra 15 e 50 °F), nitrati (valore limite: 50 mg/l), nitriti (valore limite: 0,5 mg/l) , cloruri (valore limite: 250 mg/l) e solfati (valore limite: 250 mg/l).

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