Prepariamoci ad un Natale responsabile e rigoroso, se non vogliamo subire la terza ondata!
di Redazione. Se il “Cenone di Natale”, lo “Shopping Natalizio” e il “Trenino di Capodanno”, oggi come oggi, rappresentano il problema dei problemi per gli italiani, allora vuol dire che non è vero che stiamo attraversando la crisi sanitaria, economica e sociale più drammatica mai registrata dal dopo guerra ai nostri giorni! Allora vuol dire che non abbiamo capito niente!
Personalmente non ci spaventa più di tanto un “Natale responsabile e rigoroso”, con qualche regalo in meno sotto l’albero ed una tavolata limitata ai parenti più stretti, se questo sacrificio significa liberarsi quanto prima e col minor danno dal virus maledetto.
L’importanza della convivialità con amici e parenti, la voglia di divertirsi in un momento come quello natalizio e il peso degli interessi economici e commerciali in giorni propizi al consumo come quelli che ruotano intorno alle prossime festività, non devono assolutamente farci abbassare la guardia: Natale e Capodanno non possono essere un altro “liberi tutti” come scelleratamente accaduto questa estate, altrimenti ci ritroviamo la terza ondata.
Insomma, se il prezzo da pagare per limitare i danni del Covid19 è quello di restare chiusi in casa con i nostri affetti più cari, non ci spaventa più di tanto.
Allora sì che ci sarà da preoccuparsi seriamente.
Perchè quel prezzo, per noi cittadini che campiamo di stipendio e di pensione, sarà altissimo!
E’come in caserma scaricabarile e si finisce al Caporale, qui sempre sulle spalle dei contribuenti
Concordo, tutte parole di BUON SENSO.
un saluto roberto b
Se c’è qualcuno che si deve preparare, quello è l’attuale governo. I cittadini pagano pagano pagano sempre tasse per servizi non ceto di serie A